«Sleep divorce»: quanto fa bene alla coppia dormire separati
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«Sleep divorce»: quanto fa bene alla coppia dormire separati - 7 min read

Forse oggi mi farò dei nemici ma se c’è una cosa che proprio non capisco è il perché del dormire separati. Sono talmente tanto una fan del dormire abbracciati che solo guardando “The Crown” ho scoperto che esistono coppie che stanno insieme ma senza dormire insieme.

Credetemi: per me è stato un assoluto shock. Dopo qualche attimo di confusione ho dato il via alle mie ricerche su Google dove ogni mio dubbio più futile trova risposta (più o meno). Da quel momento mi si è aperto un mondo e ho scoperto che, dormire separati, è molto più frequente di quanto si pensi. Assurdo! 

Non so cosa ne pensiate voi ma per me non è normale: personalmente preferisco restare radicata all’immaginario collettivo secondo il quale la fusione dei corpi è segno d’amore.  Tuttavia, non userò questo articolo come condanna verso delle pratiche matrimoniali per me discutibili, d’altronde com’è che si dice: tra moglie e marito non mettere il dito, giusto?

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Per questo non esprimerò più il mio parere contrariato a riguardo ma cercherò di capire le origini di queste dinamiche regali e di come – e soprattutto perché – siano state adottate anche dalle coppie moderne.

Appena sveglia guardi il cellulare? Nulla di più sbagliato!

Cos’è lo Sleep Divorce?

Cos'è lo Sleep Divorce?
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Hai mai sentito parlare di “sleep divorce”? No, non è la fine di un matrimonio! È semplicemente il termine che indica la scelta di dormire in letti separati, in camere separate o in momenti differenti. Per quanto possa sembrare strano, pare che questa tendenza stia prendendo sempre più piede e, cosa più assurda, che le coppie ne escano più felici.

Ma perché mai qualcuno dovrebbe voler dormire separato dal proprio partner? Abbandoniamo l’arcaica idea che quando una coppia non dorme insieme ci sia da sospettare una crisi. Quindi, perché non dormire insieme? Le ragioni sono diverse:

  • russori fastidiosi;
  • orari del sonno diversi;
  • bisogno di più spazio;
  • godere di un sonno più profondo e ristoratore.

Per quanto riguarda la storia dei regali come la Regina Elisabetta e il marito Filippo, beh, là le motivazioni sembrano risiedere da consuetudini radicate da tempo.

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Perché i reali dormono in letti separati? 

La Regina Elisabetta II e il Principe Filippo di Edimburgo, pur essendo stati sposati per oltre 70 anni, dormivano in camere separate – seppur comunicanti. Questa scelta, apparentemente insolita, si spiega con diverse ragioni. Innanzitutto, era una consuetudine diffusa nell’aristocrazia britannica, dovuta al desiderio di non disturbare il sonno del partner.

Inoltre, la regina aveva un’agenda molto impegnativa e necessitava di riposare profondamente. Infine, avere spazi separati permetteva a entrambi di avere un proprio rifugio personale. Una situazione ben strutturata che, a quanto pare, non gli ha mai impedito la possibilità di ritagliarsi momenti d’intimità. 

Ma perché anche noi comuni mortali stiamo iniziando a preferire un sonno ristoratore a discapito dell’intimità di coppia?

Dormire in coppia: benefici e svantaggi dello “sleep divorce”

Dormire in coppia: benefici e svantaggi dello “sleep divorce”
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Sono stati effettuati molti studi negli anni perché, a quanto pare, questa è una tendenza che va avanti da molto, con una curva perennemente in crescita. Uno dei primi accenni a riguardo che iniziò a portare sgomento e curiosità nella nostra cara società tradizionalista fu il sondaggio effettuato nel 2015 dalla National Sleep Foundation. Questo riportava che il 25% delle coppie dorme in letti separati e che il 10% addirittura preferisce dormire in camere diverse.  

Un sondaggio più recente, invece, è stato condotto dall’International Housewares Association su 2.200 americani. Secondo i risultati, 1 coppia su 5 dorme in camere separate e per circa 2/3 di questi, pare sia un’abitudine quotidiana.

Premettiamo che non esistono indicazioni universali di come dormire in coppia, ma viene automatico chiedersi come mai. Dovremmo forse considerarlo come un campanello d’allarme sociale?

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Dormire separati fa bene alla coppia?

Dormire separati fa bene alla coppia?
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Il “divorzio del sonno” non significa necessariamente una crisi di coppia. Anzi, per molte coppie può essere un modo per migliorare la qualità della relazione, evitando tensioni e risentimenti legati alla mancanza di riposo. Dormire bene, infatti, è fondamentale per il benessere psico-fisico e per affrontare al meglio la giornata. Quelli che sostengono questa tendenza, addirittura si avvalgono di un elenco di 7 benefici di quest’abitudine di coppia:

  • Migliore qualità del sonno: meno disturbi, più riposo;
  • Più intimità: valorizzazione dei momenti insieme;
  • Maggiore autonomia: sviluppo personale e indipendenza;
  • Meno conflitti: riduzione di tensioni legate al sonno;
  • Intensità fisica: momenti intimi più appaganti;
  • Maggiore comprensione: empatia e rispetto reciproco;
  • Tempo per sé: relax e benessere individuale.

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Perché si dorme insieme?

Perché si dorme insieme?
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Dormire accanto alla persona amata è un’abitudine che risale ai nostri antenati. In passato, condividere il giaciglio offriva protezione dai pericoli e un senso di sicurezza. Questa pratica, radicata nel nostro DNA, continua a esercitare un fascino irresistibile.

Dormire insieme al partner non è solo un gesto d’affetto, ma un bisogno profondo che trova fondamento in ragioni biologiche e psicologiche. Il contatto fisico con la persona amata stimola il rilascio di ossitocina, l’ormone dell’amore, che favorisce il rilassamento e il benessere. Inoltre, la presenza del partner crea un senso di sicurezza che facilita l’addormentamento e migliora la qualità del sonno.

Quindi, perché si dorme meglio con la persona che ami?

  • Rilassamento e benessere: il contatto fisico stimola il rilascio di ossitocina, riducendo lo stress e favorendo il relax;
  • Sonno più profondo: la presenza del partner crea un senso di sicurezza che migliora la qualità del sonno;
  • Ritmi biologici sincronizzati: dormire insieme aiuta a regolare i ritmi del sonno;
  • Legame rafforzato: condividere il letto aumenta l’intimità e il senso di appartenenza alla coppia;
  • Sicurezza e protezione: sentirsi protetti dal partner aumenta il benessere;
  • Temperatura ideale: il corpo si adatta alla temperatura del partner, creando un microclima confortevole;
  • Endorfine e buon umore: il contatto fisico stimola il rilascio di endorfine, migliorando l’umore.
Quindi, perché si dorme meglio con la persona che ami?

In un mondo sempre più frenetico, condividere il letto con la persona amata rappresenta un rifugio sicuro, un momento di intimità e connessione che ci permette di ricaricare le energie e affrontare al meglio la giornata. Quindi, considerati pro e contro, non so dirvi quale tra i due metodi sia quello migliore per una coppia. Quello che so dirvi è che conosco quella sensazione in cui, a fine giornata, ci si rannicchia tra le braccia di chi si ama, e credetemi se vi dico che non c’è niente, e dico niente, di meglio al mondo!

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