Teoria del toast bruciato: come imparare a pensare positivo
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Teoria del toast bruciato: come imparare a pensare positivo - 3 min read

Ciao, amica ansiosa. Sì, parlo proprio con te. Quella che imposta tre sveglie, ha l’agenda color-coded e la lista delle cose da fare per ogni momento della giornata. Quella che odia gli imprevisti, le sorprese non richieste e che si sente un filo in ansia anche solo quando riceve una chiamata sul cell da un numero sconosciuto. Ti capisco, perché anche io sono così. Ho passato anni governata dalla mia mania del controllo, convinta che se fosse tutto ben pianificato, allora sarebbe andato tutto bene.

Ma poi arriva un giorno – magari uno qualunque – in cui qualcosa si rompe. Ti cade il caffè sulla camicia, bruci il toast, perdi l’autobus. Ti fermi un attimo, frustrata, e pensi: “Ecco, cominciamo bene”. Ma se ti dicessi che proprio quel piccolo contrattempo è il modo che la vita ha per mostrarti il rovescio della medaglia?

È qui che entra in gioco la teoria del toast bruciato e del pensare positivo, un concetto tanto semplice quanto potente, che ci invita a cambiare prospettiva. Perché forse sì, quando si chiude una porta, si apre davvero un portone. Magari non subito, magari non come l’avevi immaginato. Ma imparare a lasciarsi andare può diventare un vero atto d’amore verso se stesse.

P.S. Essere una persona triste non è sbagliato, è umano

La teoria del toast bruciato: dove nasce e cosa significa

La teoria del toast bruciato nasce come riflessione virale sui social (TikTok e Instagram in primis) grazie alla psicologa clinica americana Yasmine Saad, che l’ha introdotta nel 2023 come metafora utile per le persone che tendono ad avere un atteggiamento ansioso o ipercontrollante. La scena è semplice: ti alzi, prepari la colazione e il toast si brucia. Piccolo incidente? Sì, ma dal tuo punto di vista, fastidioso. Ora sei in ritardo. Ma invece… se quell’imprevisto ti avesse salvato da qualcosa di peggio?

Magari, uscendo due minuti più tardi, hai evitato un incidente. Magari, passando per un’altra strada, hai incontrato una vecchia amica che non vedevi da anni. La teoria del toast bruciato ci invita a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche quando la giornata parte storta. Si tratta semplicemente della metafora pratica del “si chiude una porta, si apre un portone”. Una filosofia di vita che ci ricorda che pensare positivo non significa negare i problemi, ma credere che possano avere un senso, anche se ancora non lo vediamo.

Il concetto chiave è semplice ma rivoluzionario: tutto accade per una ragione. Non per fatalismo, ma come invito a sviluppare un pensiero positivo, a non cedere al pessimismo e ad accettare che non tutto si può controllare. A volte la vita ha un piano alternativo per noi, e l’unico modo per scoprirlo è… lasciarsi sorprendere. Più facile a dirsi che a farsi ma non tutti gli imprevisti sono negativi. A volte, ciò che sembra una sfortuna è solo il modo in cui la vita ci sta proteggendo o reindirizzando verso qualcosa di migliore.

Cosa possiamo imparare da questa teoria?

Pensare positivo: cosa possiamo imparare dalla teoria del toast bruciato?

La teoria del toast bruciato non ti chiede di essere sempre felice. Ti chiede, invece, di essere aperta. Di accettare gli imprevisti come parte integrante della vita e non come ostacoli da combattere. In pratica, ci insegna che pensare positivo fa bene non perché rende tutto perfetto, ma perché ci permette di vivere meglio anche quando tutto è imperfetto.

Come vivere a lungo con i “3 momenti di gioia” al giorno

Ecco cosa possiamo imparare, nella pratica, da questa teoria così visionaria:

  • Allenare il pensiero positivo ogni giorno, anche attraverso piccoli esercizi mentali: come scrivere tre cose belle accadute, anche nelle giornate più storte;
  • Coltivare un atteggiamento positivo interiore, non per negare la realtà, ma per affrontarla con uno sguardo più ampio;
  • Riconoscere che le manie di controllo non ci salvano dagli imprevisti, anzi, spesso ci allontanano dalla bellezza del vivere spontaneamente;
  • Ricordarci che essere ottimisti non significa essere ingenui, ma consapevoli della possibilità che le cose possano anche migliorare.

La prossima volta che bruci il toast o perdi un treno, respira. Forse dietro quell’inconveniente c’è un messaggio, un’opportunità, o solo una lezione da imparare. E se anche non fosse così, la tua attitudine positiva ti avrà comunque permesso di affrontare tutto con più grazia.

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