Shoganai giapponese: come eliminare pensieri negativi e ansia
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Shoganai giapponese: come eliminare pensieri negativi e ansia 🌸 - 4 min read

Hai presente quella sensazione di pensieri negativi e ansia sottile ma costante che ti accompagna per tutta la giornata? Quella vocina che ti ricorda tutto ciò che non va, tutto ciò che potrebbe peggiorare, tutto ciò che dovresti fare diversamente? Se sì, benvenuta nel club. Siamo donne, giovani adulte, cresciute nella generazione del multitasking, dell’ansia da prestazione e del “non è mai abbastanza”. Ma forse è arrivato il momento di provare un’altra via. Una via più lenta, più gentile. Una via giapponese.

Sto parlando dello Shoganai, una filosofia di vita giapponese che ci insegna ad accettare l’inevitabile e a lasciar andare ciò che non possiamo controllare. Non è rassegnazione, è liberazione. È come dire: “Ok, questa cosa è andata così. Non posso cambiarla, ma posso scegliere come reagire”.

Shoganai: la filosofia giapponese che accoglie l’imprevisto

Shoganai: la filosofia giapponese che accoglie l’imprevisto
Photo by Emiliano Lara – Pexels

“Shoganai” (しょがない) si traduce letteralmente con “non si può fare niente”. Ma attenzione: non è un invito alla passività. Al contrario, è una forma di consapevolezza profonda. Nella tradizione giapponese, questa frase non è un lamento, ma una presa d’atto serena della realtà. Quando qualcosa va storto – una relazione finita, un’opportunità sfumata, una giornata storta – dire shoganai significa riconoscere ciò che è successo, smettere di combatterlo e liberare spazio mentale per ciò che verrà.

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È un pensiero potente, soprattutto per chi – come molte di noi – è abituato a voler avere tutto sotto controllo. Viviamo con l’idea che se ci impegniamo abbastanza possiamo evitare ogni errore, ogni delusione, ogni inciampo. Ma la verità è che l’imprevisto fa parte della vita, e imparare a lasciar fluire è l’unico modo per sopravvivere senza essere travolte.

Pensieri negativi e ansia: come iniziare a lasciar andare

Ti è mai successo di fissarti su un pensiero negativo fino a consumarti? Di rimuginare su qualcosa che hai detto (o non detto), su qualcosa che poteva andare diversamente? È un meccanismo comune. Le trappole della mente sono astute, e quando si attivano diventiamo prigioniere dei nostri stessi pensieri ansiosi.

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Shoganai ci insegna a fare pace con l’inevitabile. A smettere di cercare colpe e soluzioni in ogni cosa. A uscire dal loop mentale che alimenta l’ansia e a riprenderci un po’ di leggerezza. Non vuol dire fregarsene, ma accettare con lucidità e serenità che non tutto dipende da noi. E soprattutto, che preoccuparsi di continuo non cambia gli eventi: cambia solo il nostro equilibrio interiore.

Imparare a dire “shoganai” è uno degli strumenti più efficaci per gestire i pensieri negativi e l’ansia, perché rompe la catena del controllo. È un promemoria gentile che ci ricorda che, a volte, preoccuparsi è solo un modo per sentirsi “attive”, anche quando non possiamo davvero agire.

Come adottare lo spirito giapponese nella vita quotidiana

Come adottare lo spirito giapponese nella vita quotidiana
Photo by Lorenzo Castellino – Pexels

Integrare questa filosofia asiatica nella nostra vita non richiede grandi rivoluzioni. Basta iniziare da piccoli gesti:

  • Quando qualcosa va storto, prendi fiato e pensa “shoganai”. Poi chiediti: cosa posso fare adesso, realisticamente? Se la risposta è “nulla”, concediti un po’ di quiete.
  • Quando l’ansia ti stringe lo stomaco, smetti di lottare contro quel pensiero. Accoglilo, riconoscilo, poi lascialo andare. Come una nuvola nel cielo.
  • Quando la mente inizia a girare in tondo, cambia ritmo. Bevi un bicchiere d’acqua, fai una passeggiata, metti le mani in pasta. Distrarre la mente non è fuggire, è darle tregua.

Con il tempo, noterai una differenza: meno preoccupazioni, meno controllo, più respiro. Perché quando impari a mollare la presa, ti accorgi che la vita scorre comunque. E forse, lo fa anche meglio.

Non è debolezza, è forza emotiva

Molte volte pensiamo che accettare significhi arrendersi. Ma nel mondo giapponese, accettare l’imperfezione è un atto di coraggio. È ciò che rende possibile la crescita. Shoganai ci insegna che ci sarà sempre qualcosa fuori dal nostro controllo: una malattia, una delusione, un errore. Ma non tutto va sistemato. Alcune cose vanno solo attraversate.

È questo il vero potere: non farsi distruggere da ciò che non possiamo cambiare, ma imparare a fluire. Come l’acqua. Come la vita.


Shoganai non è solo una parola. È una guida silenziosa nei momenti difficili. È la scelta di non farsi sopraffare dalle preoccupazioni e dai pensieri inutili. È imparare a lasciare andare ciò che ti blocca. È ricordarsi che la paura è fatta di niente – e che spesso, per tornare a respirare, dobbiamo solo fare un passo indietro. E lasciar fluire.

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