Buongiorno amiche e benvenute al nuovo numero di Fashionthype. In quanto magazine di moda, il mio scopo principale è quello di parlare del glamour in generale, di informarvi a riguardo e di consigliarvi. Per chi ancora non lo sapesse o si trovasse per la prima volta su questi canali, tra i vari obiettivi alla base di questo mio progetto c’è quello di parlare di voi. Esattamente!
Di magazine di moda ce ne sono a bizzeffe ma nessuno parla davvero di noi in prima persona. E così, ho deciso di fare io il primo passo e di strutturare il mio fashion magazine in maniera leggermente differente.
Quando dico che il mio desiderio principale è quello di parlare di voi, intendo dire che sarete voi le protagoniste di una rubrica costruita ad hoc. #MonthlyBrand, infatti, si ripropone come obiettivo principale quello di modellarsi su misura a seconda dei VOSTRI progetti. Voi, donne intraprendenti e ambiziose in cui mi rivedo ogni giorno, meritate uno spazio che sia solo vostro in cui parlate di voi, dei vostri progetti e dei vostri obiettivi.
Ed ecco come nasce questa rubrica che oggi, molto umilmente, muove i suoi primi passi ma che un giorno, spera di essere la voce di tutte.
Stavolta sono davvero felice di presentarvi la storia di La Patine, un brand 100% Made in France che per caso ho avuto il piacere di scoprire su Instagram e la cui storia ho avuto l’onore di conoscere tramite una breve intervista con la fondatrice Diane.
Facciamo insieme la conoscenza di questo brand di moda e scopriamo perché ha fatto subito breccia nel mio cuore. Care lettrici vi presento La Patine!
Rivoluzione glamour: un’idea innovativa che potrebbe cambiare il modo di vivere la moda
Alla base delle mie ricerche di brand di moda ci sono dei criteri ben precisi da soddisfare. Il primo in assoluto è che si tratti di brand ecosostenibili o quanto meno che propongano idee innovative. Parliamoci chiaramente: quello della moda è un universo talmente vasto e intricato che trovare l’idea che si distingue non è affatto facile.
Il bello, però, è che quando la trovi, non puoi non diffondere il verbo!
Nel pieno rispetto dei criteri che mi sono prefissata, nel conoscere La Patine ho avuto subito il mio coup de foudre o de cœur, tradotto dal francese: “colpo di fulmine“. Perché? Perché si tratta di un brand che non si accontenta di vendere i propri prodotti ma propone la produzione personalizzata di ogni pezzo.
Mi spiego meglio. La Patine è un vero e proprio atelier in cui ci si reca personalmente per produrre il proprio accessorio di moda. Ciondoli, portachiavi, portafogli, cinture e borse: sei tu a scegliere quali tipologie di accessori produrre in maniera fai-da-te solo iscrivendoti a una giornata di laboratorio. E se a questo ci aggiungiamo una logica di upcycling1 alla base, converrete con me che questo brand non poteva che meritare questo posto.
Per questo La Patine è da riconoscere ancora meglio nell’appellativo di Atelier, proprio perché Diane dà la possibilità, a chiunque voglia dar vita alla propria e unica creazione, di lanciarsi in questa sfida. Ma com’è nata questa idea geniale?
La storia di un brand in cui riscoprire l’essenza della creatività e del riutilizzo
Il background iniziale di studi della nostra Diane è molto lontano dal suo progetto finale. Infatti, la fondatrice dell’atelier è l’esempio perfetto di chi abbandona una strada sicura per rincorrere i propri sogni. E così, nel bel mezzo di una carriera universitaria giuridica, Diane decise di sentire quella vocina dentro di sé diventando a tutti gli effetti l’emblema di chi sceglie la passione oltre ogni cosa.
Alcuni potrebbero ritenerlo bizzarro come cambio di programma ma anche una giurista può avere come passione la lavorazione della pelle. L’unica che da sola è stata in grado di fungere da forza energica che l’ha spinta a seguire una formazione in pelletteria e conciatura della pelle con i Compagnons du Devoir.
È stato proprio in questa fase che Diane ha avuto la conferma che desiderava: tra i diversi workshop formativi (tra cui Hermès o Louis Vuitton), oltre ad apprendere il know-how delle maison di moda, Diane si è trovata tra le mani la sua prima creazione con una cucitura imperfettamente perfetta. È esattamente lì, guardando quella “piccola cucitura che non era dritta” che è avvenuto l’imprinting e la fondatrice di La Patine ha sognato per la prima volta il suo Atelier.
C’era una volta un atelier nel XIV arrondissement di Parigi…
Un posto accogliente e intimo dove le persone avrebbero potuto recarsi per imparare a dar vita alla propria borsa di pelle fai-da-te. È bastato giusto un po’ di tempo per realizzare il progetto e farlo crescere a tal punto da integrare delle new entry in questa squadra incredibile.
Oggi Diane, Inès, Anne-Claire e Mike, dalle due sedi di Parigi e Bordeaux, accolgono e seguono chiunque voglia creare qualcosa di unico mettendo al servizio la loro formazione professionale in pelletteria e dei kit fai-da-te (contenenti istruzioni, pelli e strumenti) che diano la possibilità a chiunque di dilettarsi nella maniera più semplice possibile.
Esplorando l’innovazione e lo stile di La Patine: il mix perfetto tra moda, creatività e qualità senza paragoni
Se doveste pensare a delle idee innovative nel mondo della moda sappiate che non esiste esempio migliore di La Patine. Il progetto, infatti, non racchiude in sé un mero scopo produttivo ma, se ci pensiamo bene, è come se desse la possibilità a tutte le ragazze di ritornare ad essere un po’ bambine. Sfido ognuna di voi a negare che almeno una volta non abbiate desiderato creare qualcosa da sole!
Io personalmente appena arrivavo a casa della mia bisnonna sarta mi sedevo accanto a lei e cercavo di riprodurre le sue movenze (con scarsi risultati ovviamente…). A proposito, da qualche parte dovrei anche aver conservato le mie borsette in 2D 😂!
Il punto è proprio questo: lo stesso entusiasmo che avremmo potuto avere da piccole cucendo o incollando vari pezzi nella speranza di dargli forma, ci dà la possibilità di riviverlo l’Atelier La Patine e tutto il suo team.
Come funziona l’Atelier La Patine?
Se anche tu vuoi ritornare un po’ bambina e dar vita al tuo personale accessorio di moda ultra glamour e personalizzato, ti basterà visitare il sito di La Patine e prenotare la tua giornata di laboratorio. Le categorie sono due: quella delle borse e quella degli accessori tascabili.
La durata è di 4 ore e sei tu a scegliere quale sede ti conviene di più tra Parigi e Bordeaux. Lo so, mi rendo conto che la maggior parte di voi risiede in Italia ma perché non approfittare per organizzare un viaggio a Parigi? Sicuramente in Italia potrete vantarvi come le uniche ad aver creato la propria borsa di pelle a Parigi!
La scelta ecosostenibile dei materiali
I materiali, ovviamente sono sempre in pelle e, la cosa che ha attirato la mia attenzione su questo brand di moda, infatti, è stata proprio la loro logica di upcycling. Praticamente l’Atelier mette a disposizione disparati scampoli di pelle di tutti i colori ricavati dagli scarti non utilizzati di case di pelletteria. In questo modo non solo si evitano sprechi in maniera intelligente ma si contribuisce anche a limitare la richiesta di pelle dal punto di vista etico e ambientale.
Prendersi del tempo per dar vita alla propria creazione non fa altro che farci rendere conto del valore delle risorse materiali, umane ed energetiche impegnate e insegna ad amare ciò che già abbiamo. Ecco come La Patine riassume perfettamente il concetto di ecosostenibilità nella moda.
Direi che anche stavolta una storia di una donna appassionata ci può servire da insegnamento. Non tutti hanno il coraggio di cambiare rotta ma qualcuno sì, e quando accade, non si torna più indietro. Quando ho chiesto a Diane che cosa direbbe alla sé piccolina, la risposta è stata breve, concisa e consapevole, la stessa che dovremmo dare anche noi alle nostre piccole del passato: “Oggi dirò alla piccola me che non è mai troppo tardi“.
*Upcycling: noto anche come riutilizzo creativo, è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità, a cui viene attribuito un valore artistico o ambientale.