Il tessuto tweed: dalla Scozia alla Haute Couture
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Il tessuto tweed: dalla Scozia alla Haute Couture - 5 min read

C’è qualcosa di magicamente senza tempo nel tessuto tweed: lo vedi e pensi subito a eleganza, fascino d’altri tempi e quel mix irresistibile di comfort e classe. Ma il suo segreto? È tutto nell’equilibrio tra passato e presente. Nato come stoffa rustica e robusta, il tessuto tweed ha attraversato secoli e guardaroba per diventare protagonista dell’haute couture, specialmente grazie all’intuito visionario di una certa Mademoiselle Coco. Il tessuto Chanel per eccellenza è proprio lui: il tweed, riletto con leggerezza, colori femminili e silhouette comode. Oggi è ovunque: dai completi tweed alle borse tweed, passando per abiti in tweed e giacche in tweed da far perdere la testa. Un vero e proprio must per ogni fashion lover.

Le origini scozzesi del tweed: da stoffa pratica a oggetto del desiderio
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Le origini scozzesi del tweed: da stoffa pratica a oggetto del desiderio

Tutto ha inizio tra le nebbie e i castelli della Scozia. Il tweed, nato come tessuto intrecciato in lana, nasce per resistere al freddo e durare nel tempo. Questo classico tessuto scozzese veniva utilizzato da uomini per la caccia, lo sport e la vita rurale, e si riconosce per la sua trama corposa: spigata, a quadri o a lisca di pesce. Era una stoffa pensata per resistere alle intemperie, robusta e affidabile, spesso tinta con colori naturali e realizzata a mano nei cottage delle Highlands.

Ogni trama raccontava una storia di territori, clan e identità, rendendo il tweed scozzese1 un vero e proprio simbolo culturale prima ancora che un materiale di moda. Insomma, non esattamente qualcosa che ti aspetteresti di trovare nell’armadio di una parigina chic. Eppure è proprio questo contrasto che ha sedotto Gabriele “Coco” Chanel.

Coco ne rimase affascinata, ma come sempre, volle sovvertire le regole. Iniziò a immaginare quel materiale apparentemente ruvido come parte di un guardaroba sofisticato e femminile. Ne comprese subito le potenzialità: voleva trasformarlo, portarlo in passerella, ma senza tradirne la natura. Ordinò metri e metri di stoffe scozzesi da produttori locali e li fece reinterpretare in Francia. Nacque così il tessuto tweed Chanel: femminile, leggero, raffinato, declinato in colori pastello, arricchito da fili dorati, reso chic e insieme quotidiano.

Il tessuto bouclé, il tessuto spigato e la classica stoffa tweed divennero emblemi della rivoluzione del guardaroba femminile. Una stoffa apparentemente semplice, che nelle mani di Chanel iniziò a cambiare identità, diventando sinonimo di lusso sussurrato, non ostentato. E soprattutto, uno strumento per vestire una nuova donna: forte, autonoma, moderna.

Giusto qualche scoop 👀…

Secondo molte fonti storiche, fu durante la sua lunga e intensa relazione con il Duca di Westminster, Hugh Grosvenor, che Chanel conobbe davvero il tessuto tweed. Non si trattava solo di viaggi mondani: tra una cavalcata, una battuta di pesca e i tè pomeridiani nei castelli scozzesi, Chanel osservava con curiosità e spirito critico l’abbigliamento dei gentlemen britannici, compreso il tessuto tweed. Quello che per loro era simbolo di prestigio e disinvoltura, nella mente creativa di Coco stava prendendo 1000 nuove forme e significati.

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Coco Chanel e la rivoluzione del tweed

Siamo negli anni Venti e Trenta e la moda sta cambiando. Coco Chanel capisce tutto prima degli altri e decide di andare in direzione ostinata e contraria per rivoluzionare il modo di intendere la moda. Mentre il mondo femminile inizia lentamente ad affrancarsi da gonne ingombranti e bustini, lei ha già un’idea chiara: il futuro è nella praticità, nel movimento, nella libertà.

Così prende la rude e maschile stoffa tweed, fin lì relegata a cacce d’autunno e gite a cavallo, e la trasforma in un simbolo di eleganza rivoluzionaria. Chanel la reinterpreta: la snellisce, la colora, la arricchisce con fili lucenti e texture inedite. Ma non è solo una questione di stile, è una presa di posizione. Chanel inizia a popolare le sue collezioni di giacche in tweed, cappotti tweed, pantaloni e vestiti tweed: tutto ha un nuovo taglio, morbido, facile da indossare, pensato per seguire il corpo della donna moderna senza costringerlo.

La stoffa tweed smette di essere ruvida e maschile: diventa fluida, raffinata, sensuale. È così che un materiale nato per resistere al vento delle Highlands diventa sinonimo di femminilità consapevole. E Chanel, con la sua visione in anticipo sui tempi, fa del tessuto intrecciato un manifesto: di emancipazione, di stile, di personalità.

La vera e incredibile storia della stilista Coco Chanel

Il Tailleur Chanel: la giacca tweed che ha fatto storia

Nel dopoguerra, arriva il capo che cambierà tutto: il tailleur Chanel in tessuto tweed. Iconico, senza tempo, eppure così innovativo. La giacca è corta, squadrata, con bordi a contrasto, bottoni gioiello e la celebre catenella cucita all’orlo per farla cadere alla perfezione. Il completo con la gonna dritta crea una silhouette raffinata ma comoda, che libera la donna dal corsetto e le regala eleganza e movimento.

A renderlo unico è anche il tweed stesso, frutto di una lavorazione che unisce sapere antico e innovazione: fibre naturali come lana, lino o seta vengono tinte, intrecciate, trattate con cura per garantire texture, tenuta e qualità nel tempo. Ogni dettaglio è pensato per vivere il quotidiano con stile, con una vestibilità che segue i gesti. E da lì è un attimo: la giacca in tweed donna, con le sue combinazioni di fili colorati, diventa must-have, reinterpretata stagione dopo stagione, senza mai perdere il suo fascino.

Il Tweed come simbolo di Empowerment Femminile

Chi l’avrebbe mai detto che un tessuto nato per le battute di caccia scozzesi sarebbe diventato sinonimo di potere al femminile? Eppure è proprio così. Il tweed Chanel, con la sua texture decisa ma mai rigida, è un perfetto manifesto di quella femminilità nuova che non ha bisogno di urlare per farsi notare.

Coco Chanel l’ha capito per prima: non serve rinunciare all’eleganza per sentirsi forti, né rinunciare alla forza per essere raffinate. Il suo tailleur in tweed è diventato l’uniforme di una donna sicuramente elegante ma al contempo libera, autonoma e sempre in movimento. Una donna che entra in una stanza e non ha bisogno di presentazioni: ci pensa la sua giacca di tweed a parlare per lei.

È l’equilibrio perfetto tra forza e grazia. Tra “faccio da me” e “faccio col tacco 8”. E ogni volta che infiliamo una giacca in tweed da donna — sia essa firmata Chanel o no — un po’ di quella magia si riaccende. Perché, ammettiamolo, il tweed non è solo moda: è un’attitudine. Ed è tutta nostra.

E se oggi ci sentiamo libere di indossare un cappotto tweed su un paio di jeans o una giacca tweed con sneakers bianche, lo dobbiamo proprio a lei. Chanel ha preso la stoffa tweed, l’ha liberata dalle regole, e ce l’ha restituita come simbolo di indipendenza e grazia. E forse, proprio per questo, ogni volta che indossiamo abiti tweed, sentiamo un po’ di quella forza gentile che solo il vero stile sa trasmettere.

D’altronde, come disse la stessa Coco: “La moda passa, lo stile resta.” E il tessuto tweed ne è la prova più chic che ci sia.

  1. Tweed Harris e Tweed Donegal: le differenze. Lo sapevi che… tra le varianti più iconiche di questo tessuto ci sono l’Harris Tweed, prodotto ancora oggi nelle isole scozzesi di Lewis e Harris: pura lana vergine, filata e intrecciata a mano da artigiani locali. E il Donegal Tweed, originario dell’Irlanda, con i suoi caratteristici puntini colorati che rendono ogni tessuto unico. Due facce diverse della stessa tradizione: più ruvido e selvaggio il primo, più creativo e vibrante il secondo. ↩︎

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