Se ti è capitato almeno una volta di dire “sì” mentre dentro gridavi “no”, questo articolo è per te. Se preferisci rimanere in silenzio piuttosto che esprimere la tua opinione – anche quando hai qualcosa di importante da dire – allora ci siamo capite. È quella sensazione di disagio che si prova ogni volta che si rinuncia a se stesse per non ferire gli altri. È quel nodo alla gola che arriva quando vorresti dire cosa pensi davvero… ma hai paura di essere fraintesa, di deludere, di risultare “troppo”.
Molte di noi — soprattutto donne — sono cresciute credendo che essere gentili significhi essere accondiscendenti. Ma essere assertivi non è essere aggressivi: è semplicemente trovare il coraggio di parlare con rispetto, prima di tutto verso se stesse. Il comportamento assertivo è un atto d’amore personale: è scegliere di comunicare con chiarezza, senza invadere, né sminuire.
Oggi, più che mai, imparare a praticare l’assertività è fondamentale per proteggere il nostro benessere psicologico, la nostra autostima e le nostre relazioni. E no, non è egoismo: è consapevolezza. E si può imparare.
Comunicazione assertiva e il suo contrario
Ma esattamente, cosa significa assertività? Per definizione, essere assertivo, assumere un linguaggio assertivo o un tono assertivo è tutta questione di equilibrio. È la capacità di esprimere pensieri, emozioni e bisogni in modo chiaro e rispettoso, sia verso se stessi che verso l’altro. Significa dire ciò che pensi senza paura e senza far male. Significa difendere i tuoi confini, le tue idee, il tuo tempo – sempre con gentilezza.
Al suo opposto troviamo due estremi:
- Comportamento passivo: che si manifesta esattamente quando dire di no ci fa tremare ma dire di sì ci fa male. Quello che ti fa dire sempre “va bene” anche quando dentro stai cedendo. È quello che ti impedisce di farti valere, per paura del conflitto, per il timore del giudizio o per il bisogno costante di approvazione.
- Comportamento aggressivo: è quello che prende il controllo con rabbia, urla o autorità. Chi adotta questo stile spesso cerca di imporsi, anche a costo di calpestare l’altro.
Assumere un atteggiamento assertivo, invece, è l’arte di stare nel mezzo. Di dire “no” senza sentirti in colpa, di fare richieste senza pretendere, di affermare te stessa con rispetto e sicurezza. È una vera forma di libertà relazionale e di intelligenza emotiva.
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Quanti sono i livelli di assertività?
La comunicazione assertiva non è una dote innata: è un percorso, un’abilità che si può imparare e che si esprime a diversi livelli. Ecco i principali:
- Assertività di base
È il livello più semplice: chiedere qualcosa, esprimere un’opinione, rifiutare una proposta. Oggi preferirei restare a casa, grazie comunque per l’invito, è solo un esempio di come si possano comunicare esigenze quotidiane in modo chiaro e diretto. - Assertività empatica
Qui non solo esprimi te stessa, ma lo fai riconoscendo anche le emozioni dell’altro. È quel capisco come ti senti, ma per me è importante fare così che apre al dialogo e non alla chiusura. - Assertività proattiva
È quando riesci a prevenire fraintendimenti, ad anticipare le tue esigenze e ad agire con consapevolezza. Non aspetti che la tensione esploda: ti esprimi prima che diventi conflitto, tipo un limpido e netto: preferisco parlarne ora, così evitiamo malintesi dopo. - Assertività di resistenza
Forse la più difficile: è quella che ti fa rimanere ferma, coerente e centrata anche sotto pressione. È quando dici no con calma anche davanti a chi insiste o giudica, tipo: capisco il tuo punto di vista, ma resto della mia opinione.
Imparare a muoversi tra questi livelli significa diventare una persona assertiva: centrata, consapevole, rispettosa ma ferma. Non è perfezione, è esercizio.
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Come migliorare la nostra assertività?
Se ti stai chiedendo come sviluppare un comportamento assertivo, la risposta è: con piccoli passi e tanta autoconsapevolezza. Ecco da dove puoi iniziare:
1. Impara a riconoscere le tue emozioni
Prima di parlare, ascolta. Cosa senti davvero? Rabbia? Delusione? Disagio? Riconoscere le proprie emozioni è il primo passo per comunicarle in modo efficace.
2. Osserva i tuoi automatismi
Se dici sempre “sì” per riflesso, prova a rallentare. La prossima volta, concediti qualche secondo prima di rispondere. A volte basta un “ci penso e ti faccio sapere” per cambiare tutto.
3. Allena il tuo pensiero assertivo
Non dire: “Scusa se ti disturbo”, ma “Hai un momento?”. Non dire: “Se non ti dispiace, preferirei…” ma “Preferisco fare così”. Il linguaggio che usi racconta chi sei: usalo con cura e coraggio.
4. Pratica il “no” gentile
Dire no non significa essere scortesi. Puoi rifiutare un invito, una richiesta, un consiglio, con rispetto. Più alleni questo muscolo, più diventerà naturale.
5. Allenati con piccoli esercizi
Scrivi ciò che avresti voluto dire in una discussione passata. Prova a esprimerlo ad alta voce, davanti allo specchio. Immagina scenari futuri e prepara le tue risposte assertive. Sì, proprio come un life coach motivazionale.
6. Non aspettarti la perfezione
Essere assertivi non vuol dire essere sempre impeccabili. A volte tremi, a volte sbagli tono, a volte ti emozioni. Ma se resti connessa a ciò che senti e a chi sei, sei già sulla strada giusta.
Il significato di assertività non si riduce al diventare dure. Significa avere il coraggio di essere gentili senza annullarsi. Di dire ciò che pensi senza ferire. Di occupare il tuo spazio nel mondo senza chiedere il permesso.
Ricorda: l’assertività non è solo comunicazione, è un atto d’amore verso te stessa. Un modo nuovo di abitare la tua voce, senza paura e senza scuse.

